Compara Arie | ||
10/02/1732 Roma
G. Giacomelli (comp.) C.N. Stampa (lib.) |
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Vuò vendetta e chiede il sangue l'alta ingiuria del mio onor. Sebben cado al suolo esangue pur di te son vincitor. Avvilita ancor non sono mostro reo di crudeltà. Me sol svena e ti perdono così barbara empietà. Punirò sì fiero orgoglio. Morte bramo. E morte io voglio. ah del padre abbi pietà della figlia abbi pietà del mio bene abbi pietà. No, placarsi il cor non sa. Cara. Padre. Figlia, oh dio. Vuò con voi morir anch'io. Per tormento tuo maggiore resta in vita. Traditore. per me il ciel ti punirà. |
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affinità ![]() vv. 1, 5, 6, 7, 10 Sono offeso e voglio sangue L.A. Predieri (comp.), Eurene** carn. 1729, Milano ![]() ![]() |
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Fonti : | ||
n. 29 quartetto; atto.scena : 3.10; p. 59 Sirbace: A.P. Fabbri Rosbale: G. Babbi Eurene: G. Fontana Astarbo: C. Raparini G. Giacomelli (comp.), C.N. Stampa (lib.) Rosbale* Roma, Antonio de' Rossi, [1732] 10/02/1732 Roma, Teatro Argentina |