Compara Arie | ||
1703 Milano
P. Magni (comp.) A. Piantanida (lib.) |
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Pagaresti d'esser uomo galantuomo d'alma schietta al par di me. Pagaresti d'esser donna con la gonna semplicetta al par di me. Zitto, zitto, che donzella Zitta, zitta, che persona poco bona tristarella non vi è non vi fu né vi sarà. Se non fosse per non dare occasion di mormorare, tutta sdegno e tutta ardire io vorrei ben far pentire di sì gran temerità. Se non fosse una ragazza che m'ingiuria e mi strapazza insegnar io le vorrei a trattar coi pari miei con dovuta civiltà. |
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Fonti : | ||
n. 35 duetto; atto.scena : 2.18; p. 51 Zelto Gellia P. Magni (comp.), A. Piantanida (lib.) Agrippina* Milano, Carlo Federico Gagliardi, 1703 1703 Milano, Regio Teatro |