Compara Arie | ||
fiera 1739 Padova
G.B. Lampugnani (comp.) P. Metastasio (lib.) |
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Cara l'avverso fato lungi mi vuol da te. Vanne, quel core ingrato porta lontan da me. Senti ... pietà, ... t'arresta. No, t'abbandono anch'io. Placati. - Indegno - Oh dio. Chi mai provò di questa più fiera crudeltà? In così gran tormento mancar quest'alma io sento resistere non sa. |
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Fonti : | ||
n. 08 duetto; atto.scena : 1.17; p. 34 Enea: G. Conti Didone: C. Visconti G.B. Lampugnani (comp.), P. Metastasio (lib.) La Didone abbandonata* Padova, Giovambatista Conzatti, 1739 fiera 1739 Padova, Teatro Obizzi |