Aria

Incipit  :  Solo, ramingo, ancor deggio errare
Forma :  aria
Metro dei versi :  10,6
Personaggio :  Oreste, fratello sconosciuto d'Ifigenia
Autori :  L. Vinci (comp.)
[B. Pasqualigo] (lib.)
Data e Luogo :  26/12/1724 - Venezia
Testo :  Solo, ramingo, ancor deggio errare
ai lidi del mare,
al monte ed al bosco;
pił non conosco
dove son io.

Gią dal suol fuggo e da l'etra;
gią si oscura, il sol non scerno;
gią m'asconde il cieco averno.
Cintia, io fuggo, amico, addio.

Note: :  ---
  Relazione :  riscrittura
Solo, ramingo mi par d'errare
Vinci L. (comp.), Stampiglia S. (lib.)
in:  Turno Aricino - Napoli, 03/12/1724
Titolo dell'opera :  Ifigenia in Tauride*  
tragedia variata ad uso di cantarsi
Autori dell'opera :  Leonardo Vinci (comp.)
[Benedetto Pasqualigo] (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
Leonardo Vinci, Ifigenia in Tauride
Venezia, Marino Rossetti, [1725]
Posizione :  n. 13 - atto.scena: 3.01 / pos. C; p. 34
Rappresentazione :  26/12/1724 - Venezia, Teatro Grimani in S. Gio. Grisostomo : prima assoluta
Interprete :  Carlo Scalzi (Oreste)

           Stemma dell'Aria:  2  testi

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Incipit relazione Personaggi Interpreti Autori Opera
Autori
Luogo
Edificio
Data fonte
L1 Solo, ramingo mi par d'errare nuova Geminio
C. Broschi
L. Vinci
S. Stampiglia
Turno Aricino*
    AA. VV.
    L. Leo
    L. Vinci
    S. Stampiglia
Napoli
Teatro San Bartolomeo
03/12/1724 DRT0044211
          L2 Solo, ramingo, ancor deggio errare riscrittura Oreste
C. Scalzi
L. Vinci
B. Pasqualigo
Ifigenia in Tauride*
    L. Vinci
    [B. Pasqualigo]
Venezia
Teatro Grimani in S. Gio. Grisostomo
26/12/1724 DPC0001504