Incipit : |
Parto. Addio. / Vanne, addio |
Forma : |
quartetto |
Metro dei versi : |
4,8 |
Personaggio : |
Lucindo, principe de' Celtiberi Salonice, principessa cartaginese Elvira, sua sorella Publio Scipione, proconsole romano nelle Spagne
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Autori : |
L.A. Predieri (comp.) [A. Zeno] (lib.)
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Data e Luogo : |
carn. 1724 - Roma
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Testo : |
Parto. Addio. Vanne, addio. Vorrei dirti: idolo mio. Ah potessi dirlo anch'io. Ma tacendo, ma piangendo io ti deggio abbandonar.
Caro amico; mai fedele; con addio così crudele pur voi deggio tormentar.
Ah t'arresta anche un momento. Il dolor ch'io per te sento La pietà ch'io per te sento già mi sforza a lagrimar già mi sforza a sospirar.
Fiera angoscia. Immenso affanno. Sorte ingiusta. Amor tiranno. Così dunque ho da penar? Consolatevi, o bell'alme; tu sperando il tuo riposo, tu godendo un degno sposo, tu portando a lei l'amore, ch'io non posso a lei portar.
Ah lontana da un oggetto Ah lontano da un oggetto così amabile al mio affetto non mi posso consolar.
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Note: : |
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Relazione :
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riscrittura
Parto. Addio / vorrei dir, mio ben, cor mio
Anonimo (comp.), Zeno A. (lib.) in:
Scipione nelle Spagne - Barcellona, [1711?]
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Titolo dell'opera : |
Scipione*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Luca Antonio Predieri (comp.) [Apostolo Zeno] (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Luca Antonio Predieri, Scipione

Roma, Bernabò, si vendono da Pietro Leone, 1724
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Posizione : |
n. 41 - atto.scena: 3.12 / pos. C; p. 69
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Rappresentazione : |
carn. 1724 - Roma, Teatro Alibert : prima assoluta
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Interprete : |
Domenico Gizzi (Lucindo) Carlo Broschi, detto Farinelli (Salonice) Filippo Finazzi (Elvira) Luca Antonio Mengoni (Publio Scipione)
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