Incipit : |
Va malvagio e pena aspetta |
Forma : |
quintetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Tamese, re di Cilicia, creduto Orismondo guerriero non conosciuto Gernando, re di Lidia Arsilda, regina di Ponto sposa di Tamese Antipatra, già regina di Cilicia, madre di Tamese e Lisea Lisea, sua sorella creduta uomo col nome di Tamese
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Autori : |
F. Feo (comp.)
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Data e Luogo : |
inv. 1729 - Napoli
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Testo : |
Va malvagio e pena aspetta qual si deve a un empio cor. Si dia pena a un mentitor. Pena avrai se la vendetta de' miei torti io prenderò. Dammi morte: io morir vo'. Morte sì, ma la più dura che inventò la crudeltà. Sii crudel, non vo' pietà. Il tuo fallo, alma spergiura, mondo e ciel fa innorridir. Ahi che affanno, ahi che martir.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Tamese**
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Francesco Feo (comp.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione assoluta Francesco Feo, Il Tamese

Napoli, [s.n.], 1729
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Posizione : |
n. 13 - atto.scena: 2.08 / pos. C; p. 31
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Rappresentazione : |
inv. 1729 - Napoli, Teatro San Bartolomeo : prima assoluta
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Interprete : |
Giovanni Battista Minelli (Tamese) Antonio Barbieri (Gernando) Teresa Pieri (Arsilda) Livia Bassi (Antipatra) Vittoria Tesi, detta la Moretta (Lisea)
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