Non giova inutil pianto se fida esser tu vuoi; taccia il tuo duolo e intanto salvalo tu che puoi. Corre il tuo bene a morte, piange alle sue ritorte pallida l'erba e il fiore lagnasi ei del tuo amore e tu nol senti.
Se puoi lasciar così colui che amasti un dì o l'ingannasti allor o si compiace il cor nei suoi tormenti.
Note: :
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Relazione :
riscrittura Non lascia il ben che brama
Porpora N. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Didone abbandonata - Reggio Emilia, fiera 1720