Qual fra l'onde navicella sempre incerta del suo fato ma vicina al porto amato più del mar non ha timor.
Tal non turba aura rubella del mio cor la bella calma, perché spera esser già l'alma presso al porto del suo amor.
Note: :
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Relazione :
riscrittura
tutto diverso dal v. 3 alla fine Qual fra l'onde navicella
Anonimo (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Didone abbandonata - Firenze, carn. 1725