Incipit : |
A sė pietoso amante |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Tusnelda, sua figlia, sposa d'Arminio
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Autori : |
G.B. Pescetti (comp.) [A. Salvi] (lib.)
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Data e Luogo : |
26/12/1748 - Firenze
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Testo : |
A sė pietoso amante, a sė costante amor dovrei donar il cor, serbar l'affetto; ma pria mi guarda e poi chiedimi allor, se puoi, amore e fede.
Il dolce sposo, oh dio, e il sol pensier mio. Tu rendilo al mio sen, difendimi il mio ben, virtų tel chiede.
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Note: : |
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Relazione :
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varianti estensive
diversa 2a strofa
A sė gentile amante
Predieri L.A. (comp.), Stampa C.N. (lib.) in:
Eurene - Milano, carn. 1729
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Titolo dell'opera : |
Arminio*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Giovanni Battista Pescetti (comp.) [Antonio Salvi] (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Giovanni Battista Pescetti, Arminio

Firenze, si vende alla stamperia di Cosimo Maria Pieri, [1749]
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Posizione : |
n. 16 - atto.scena: 2.12 / pos. C; p. 37
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Rappresentazione : |
26/12/1748 - Firenze, Teatro della Pergola : prima assoluta
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Interprete : |
Caterina Luzzi (Tusnelda)
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