Sarai qualor si mira dell'aquilone all'ira svelto l'abete e l'orno; ove il gran tronco inchina seco ogni pianta intorno nella fatal ruina precipitare ei fa.
Barbar, indegno core, ei viva al suo timore tu vivi in fedeltà.
Note: :
Nell'Atto Secondo, Scena VII. A car. 35 in luogo dell'Aria "Serbati fido e forte! si dice questa che segue: -
Relazione :
varianti locali Cadrò, ma qual si mira / dell'aquilone all'ira
Hasse J.A. (comp.), Salvi A. (lib.) in:
Arminio - Milano, 28/08/1730