Non mi vedo che larve d'intorno; non ascolto gridar che vendetta; il germano ... la madre ... l'aspetta ... Ma già viene ... m'insulta il tiranno ... Padre ... amante ... che sorte, che affanno! per pietate passatemi il cor!
Sì m'avvedo che peno e deliro ma pur troppo ad un'anima oppressa son presagi fedeli del vero del pensiero i deliri talor.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
aggiunti l'ultimo verso della 1a strofa e la 2a strofa Non mi vedo che larve d'intorno
Cocchi G. (comp.), Piovene A. (lib.) in:
Bajazet - Roma, 08/01/1746