Aria

Incipit  :  Oh dio, fra tanto affanno
Forma :  duetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Dircea, segreta moglie di Timante
Timante, creduto principe ereditario, figlio di Demofoonte
Autori :  Anonimo (comp.)
P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :  26/12/1754 - Firenze
Testo :  Oh dio, fra tanto affanno
che dir mi vuoi, ben mio?
In così fiero affanno
la destra tua desio.
D'amor fu questo il pegno.
Or di tormento è segno.
Mia cara. - Addio, mio ben.
No più non ti vedrò.
Sì che morir dovrò.

Ah giusti dei che pena.
Mancar mi sento il cor.
Venga per me la morte.
Frema l'irata sorte;
sarò fra l'ombre ancora
costante nell'amor.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Demofoonte  
opera
Autori dell'opera :  Anonimo (comp.)
Pietro Metastasio (lib.)
Fonte :  libretto
Anonimo, Demofoonte
Firenze, Cosimo Maria Pieri, [1755]
Posizione :  n. 17 - atto.scena: 2.10 / pos. C; p. 50
Rappresentazione :  26/12/1754 - Firenze, Teatro di Via della Pergola : nuovo allestimento
Interprete :  Clementina Spagnoli (Dircea)
Carlo Ambrogio Grandati (Timante)

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