Ifigenia, figlia del re Agamennone, amante e promesa sposa di Achille
Autori :
Anonimo (comp.) [G.B. Verazi] (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1753 - Livorno
Testo :
Già qual vittima fatale parmi andare al crudo scempio; odo il suon mesto e ferale presso l'ara in mezzo al tempio. Credi a me sì fiero orrore non può farmi paventar.
Ma se penso che la morte il mio sen dal tuo divide; questo è il duolo che m'uccide, che fa l'alma vacillar.
Note: :
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Relazione :
riscrittura Già vittima fatale
Jommelli N. (comp.), Anonimo (lib.) in:
L' Ifigenia - Roma, 09/02/1751