Incipit : |
Tergi quel caro ciglio, / e un men funesto addio |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Giulia Mammea, imperatrice madre Alessandro, imperatore suo figlio
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Autori : |
G.B. Lampugnani (comp.) [A. Zeno] (lib.)
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Data e Luogo : |
26/12/1760 - Milano
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Testo : |
Tergi quel caro ciglio, e un men funesto addio rattempri il mio dolor.
Ah che il bell'idol mio, ah che il tuo sdegno, oh dio, rinforza il mio dolor.
Parto ... - Ahimè t'arresta. Senti ... - Che pena è questa! Oh dio! ... Ah che morir mi sento, ah che nel fier tormento mi si divide il cor.
In così avversa sorte non è, non è la morte l'affanno mio maggior.
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Note: : |
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Relazione :
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varianti estensive
Tergi quel caro ciglio, / prendi l'estremo addio
Perez D. (comp.), Zeno A. (lib.), Lucchini A.M. (lib.) in:
Il Farnace - Roma, 05/01/1752
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Titolo dell'opera : |
La Giulia*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Giovanni Battista Lampugnani (comp.) AA. VV. (comp.) [Apostolo Zeno] (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Giovanni Battista Lampugnani, La Giulia

Milano, Giuseppe Richino Malatesta, 1760
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Posizione : |
n. 17 - atto.scena: 2.18 / pos. C; p. 30
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Rappresentazione : |
26/12/1760 - Milano, Regio Ducal Teatro : prima assoluta
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Interprete : |
Caterina Pilaja, detta la Pallade (Giulia Mammea) Giuseppe Gallieni, detto il Brescianino (Alessandro)
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