Nei giorni più felici vacilla il cor per te. Perché così tu dici, anima mia, perché? Temo bell'idol mio. Spera mio dolce amore. Ah che la speme, oh dio, pur mi trafigge il cor. Ah che la tema, oh dio, a me trafigge il cor.
Tanto rigore, o telle, soffrir l'alma non sa. Se siete sì rubelle è troppa crudeltà. Chi mai provò di questo affanno più funesto, più barbaro dolor.
Note: :
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Relazione :
riscrittura
ripresi alcuni versi Ne' giorni tuoi felici
Caldara A. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
L' olimpiade - Vienna, 30/08/1733