Compara Arie | ||
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01/10/1714 Napoli
A. Scarlatti (comp.) G. Papis (lib.) S. Stampiglia (lib.) |
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Aure care che spirate per pietade omai scemate del mio seno il chiuso ardor. Non sdegnate o mia signora un eroe... (lo dico or ora) che per voi arde d'amor. Io gradisco il vostro affetto. Eh signora, il fazzoletto. (Sul cappello! - È vero, è vero.) Rendo grazie al cavaliero. Vuole il braccio? - Onor mi fa. La va bene e ben la va. Io son pur troppo infelice, se non trovo un che mi dice, che gli piaccia il mio sembiante. Mia signora a un vostro sguardo io deliro, smanio ed ardo, ch'egli è troppo fulminante. Io son brutta ... Non importa. Sono zoppa ... Non importa. Sono lusca ... Non importa. Sono gobba ... Non importa. Quel che ad altri par difetto a me par grazia e beltà. S'è così fedele affetto il mio cor ti giurerà. |
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| Fonti : | ||
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n. 29 duetto; atto.scena : 2.17; p. 54 Despina: S. Marchesini Niso: G. Corrado A. Scarlatti (comp.), G. Papis (lib.), S. Stampiglia (lib.) L' amor generoso** Napoli, Michele-Luigi Muzio, 1714 01/10/1714 Napoli, Teatro di Palazzo Reale |