Compara Arie | ||
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18/06/1728 Firenze
Anonimo (comp.) [N. Giuvo] (lib.) |
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Saprò cangiar spietato in sdegno oggi l'amore; vanne tra lacci, ingrato, farò che non vi sia perfido traditore misero al par di te. Chiede vendetta omai l'offesa d'un regnante mercé pietà giammai no, non sperare da me. |
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| Fonti : | ||
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n. 19 aria; atto.scena : 2.13; p. 46 Tiridate: F. Giorgi Anonimo (comp.), N. Giuvo (lib.) Il Radamisto Firenze, Melchiorre Alberighi e Giuseppe Pagani, 1728 18/06/1728 Firenze, Teatro del Cocomero |