Compara Arie | ||
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27/01/1748 Torino
J.A. Hasse (comp.) [P. Metastasio] (lib.) [G. Boldini] (lib.) |
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D'un'alma piagata che piange e s'affanna, che pieno d'orgoglio non crede il dolor? Che possa provarlo quell'anima ingrata, quel petto di scoglio, quel barbaro cor. Sentirsi morire dolente, perduto, trovarsi innocente, non esser creduto. Chi giugne a soffrire tormento maggior! |
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varianti locali ![]() Tradita, sprezzata / che piango! che parlo! L. Vinci (comp.), Semiramide riconosciuta** 06/02/1729, Roma
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| Fonti : | ||
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n. 12 aria; atto.scena : 2.02; p. 30 Alceste: I. Gandini J.A. Hasse (comp.), P. Metastasio (lib.) Demetrio Torino, Giuseppe Zappata e figliuolo, [1748] 27/01/1748 Torino, Teatro Regio |