Compara Arie | ||
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13/04/1760 Firenze
G. Masi (comp.) C.G. Lanfranchi Rossi (lib.) |
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Cara addio. - Sentimi oh pena! Che vuoi dir? - Morir mi sento. Quell'affanno, quel tormento mi risveglia in sen pietą. Quell'ardir che m'incatena idol mio tremar mi fa. La costanza nel mio seno gią comincia a vacillar. Ah mia speme io vengo meno nel vedermi abbandonar. Resta in pace. - Ascolta ... oh dio! Empio fato! - Avversa sorte! Ah son pene che la morte pił terribili non ha. |
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| Fonti : | ||
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n. 17 duetto; atto.scena : 2.10; p. 43 Muzio: G. Gallieni Marzia: C. Pilaja G. Masi (comp.), C.G. Lanfranchi Rossi (lib.) Il Muzio Scevola** Firenze, stamperia Imperiale, 1760 13/04/1760 Firenze, Teatro del Cocomero |