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| Incipit  : | Padre... Non v'è perdono |  Forma : | terzetto | Metro dei versi : | 8 | Personaggio : | Tusnelda, sua figlia, sposa d'Arminio Segeste, principe de' Catti, ausiliario de' Romani
 Arminio, principe de' Cauci e de' Cherusci
 
 | Autori : | G.B. Pescetti (comp.) [A. Salvi] (lib.)
 
 | Data e Luogo : | 26/12/1748 - Firenze | Testo : | Padre... Non v'è perdono. Sposo... Sì vil non sono.
 Pietà... Pera l'ingrato
 Pietà... Vivi al tuo fato.
 Ah, che in dolor sì rio
 vivere non poss'io.
 Rimira in quelle lagrime,
 empio, la tua viltà.
 
 Con la tua testa esanime
 l'orgoglio tuo cadrà.
 Padre, sposo, pietà.
 Vano è sperar pietà.
 
 Ah, solo al tuo dolore
 l'antica mia costanza
 resistere non sa.
 
 Se il grave tuo furore
 mi toglie ogni speranza
 quest'alma ancor morrà.
 
 Dal giusto mio rigore
 l'insana tua baldanza
 oppressa si vedrà.
 
 Empio. Crudele. Indegno.
 In me l'ingiusto sdegno
 In te il mio giusto sdegno
 saziarsi alfin saprà.
  
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| Note: : | --- |  
| Relazione : | varianti locali Padre... Non v'è perdono
 Hasse J.A. (comp.), Salvi A. (lib.)
 in:  
Arminio - Milano, 28/08/1730
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| Titolo dell'opera : | Arminio*   dramma per musica
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| Autori dell'opera : | Giovanni Battista Pescetti (comp.) [Antonio Salvi] (lib.)
 
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| Fonte : | libretto: prima edizione Giovanni Battista Pescetti, Arminio
  Firenze, si vende alla stamperia di Cosimo Maria Pieri, [1749]
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| Posizione : | n. 18 - atto.scena:  2.15 / pos. C;  p. 41 |  
| Rappresentazione : | 26/12/1748 -  Firenze, Teatro della Pergola : prima assoluta   |  Interprete : | Caterina Luzzi (Tusnelda) Anna Medici (Segeste)
 Clorinda Landi (Arminio)
 
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