Incipit : |
Non chiamarmi infido, ingrato |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Euristeo, successore di Acrisio re d'Argo, già amante di Erminia
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Autori : |
G. Cocchi (comp.) V.A. Cigna-Santi (lib.)
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Data e Luogo : |
18/01/1755 - Torino
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Testo : |
Non chiamarmi infido, ingrato, non son io che t'abbandono: è la sorte ed il mio fato che crudele a te mi fa.
Tu saresti ancor l'amato dolce oggetto del mio core; ma quest'alma più in amore libertade, oh dio, non ha.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Andromeda**
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Gioacchino Cocchi (comp.) Vittorio Amedeo Cigna-Santi (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione assoluta Gioacchino Cocchi, Andromeda

Torino, Zappata ed Avondo, [1755]
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Posizione : |
n. 06 - atto.scena: 1.08 / pos. C; p. 13
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Rappresentazione : |
18/01/1755 - Torino, Teatro Regio : prima assoluta
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Interprete : |
Giuseppe Guspelti (Euristeo)
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