| Incipit : | Deh calma in sen l'affanno | Forma : | duetto | Metro dei versi : | 7 | Personaggio : |
Euristea, creduta sorella di Metagene, riconosciuta poi per Melite primogenita del sudetto, amante di Ergisto Ergisto, principe di Rodi sotto nome di Clearco, amante della sudetta, e dal padre destinato sposo a Derceto |
Autori : |
B. Galuppi (comp.) G. Roccaforte (lib.) |
Data e Luogo : | 13/01/1759 - Roma | Testo : |
Deh calma in sen l'affanno mio ben nel dirti addio; e se morir degg'io consola il tuo dolor. Per mio destin tiranno se celo il mio martire, cara mi fai morire più mi trafiggi il cor. Rimanti. Addio mia vita. Ah non partir mio bene. In mezzo a tante pene. Fermati per pietà Lasciami per pietà. Nel perderti. - In lasciarti. O mio tesoro io sento che più crudel tormento nel barbaro suo regno tiranno amor non ha.
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| Note: : | virgolette all'ultima strofa - |
| Relazione : |
varianti estensive Non so frenare il pianto Caroli A.A. (comp.), Metastasio P. (lib.) in: Demetrio, re della Siria - Bologna, 16/01/1742 |
| Titolo dell'opera : |
Melite riconosciuta**
dramma per musica |
| Autori dell'opera : |
Baldassare Galuppi (comp.) Gaetano Roccaforte (lib.) |
| Fonte : |
libretto: prima edizione assoluta Baldassare Galuppi, Melite riconosciuta  Roma, de' Rossi, [1759] |
| Posizione : | n. 07 - atto.scena: 1.16 / pos. C; p. 26 |
| Rappresentazione : |
13/01/1759 - Roma, Teatro delle Dame : prima assoluta
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Interprete : |
Giovanni Belardi, detto d’Ancona (Euristea) Lorenzo Tonarelli (Ergisto) |