Aria

Incipit  :  Sposo è ver qual rea mi vedi
Forma :  duetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Issipile, amante e promessa sposa di Giasone
Giasone, principe di Tessaglia, amante e promesso sposo d'Issipile, condottiere degli Argonauti in Colco
Autori :  G. Scarlatti (comp.)
P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :  aut. 1760 - Vienna
Testo :  Sposo è ver qual rea mi vedi,
ma infelice oh dio son nata;
un'amante sventurata
non si trova al par di me.

Taci ingrata io non t'ascolto
e mai più non dirti amante;
come oh dio quel bel sembiante
per mia pena il ciel di tiè.

Un addio ti chiedo solo.
Non sperarlo, a te m'involo.
Resta, io parto: il mio morire
plachi almeno il tuo rigor.
Ah non reggo al suo martire,
non resisto al suo dolor!

Ah crudel tiranna sorte
perché ancor serbarmi in vita?
Se più fiero della morte
è l'affanno del mio cor.

Note: :  ---
  Relazione :  riscrittura
Prence è ver: la morte attendo
Scarlatti G. (comp.), Metastasio P. (lib.)
in:  La clemenza di Tito - Venezia, 23/01/1760
Titolo dell'opera :  L' Issipile*  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Giuseppe Scarlatti (comp.)
Pietro Metastasio (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
Giuseppe Scarlatti, L' Issipile
Vienna, Ghelen, [1760]
Posizione :  n. 07 - atto.scena: 1.10 / pos. C; p. _
Rappresentazione :  aut. 1760 - Vienna, Burgtheater : prima assoluta
Interprete :  Caterina Gabrielli, detta la Cuochetta (Issipile)
Giovanni Manzoli, il Succianoccioli (Giasone)

           Stemma dell'Aria:  2  testi

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Incipit relazione Personaggi Interpreti Autori Opera
Autori
Luogo
Edificio
Data fonte
L1 Prence è ver: la morte attendo nuova Sesto
Tito Vespasiano
G. Tibaldi
G. Scarlatti
P. Metastasio
La clemenza di Tito*
    G. Scarlatti
    P. Metastasio
Venezia
Teatro San Benedetto
23/01/1760 DRT0010489
          L2 Sposo è ver qual rea mi vedi riscrittura Issipile
Giasone
G. Manzoli
G. Scarlatti
P. Metastasio
L' Issipile*
    G. Scarlatti
    P. Metastasio
Vienna
Burgtheater
aut. 1760 DRT0025305