Aria

Incipit  :  Caro sposo, amata speme
Forma :  duetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Tusnelda, sua sposa, figlia di Segeste
Arminio, principe de' Cauci e de Cherusci
Autori :  Anonimo (comp.)
[A. Salvi] (lib.)
Data e Luogo :  01/03/1760 - Londra
Testo :  Caro sposo, amata speme,
il mio core più non teme
è passato il mio dolor.

Idol mio te solo adoro;
mi vedrai mio bel tesoro
fido amante e vincitor.

Deh perdona o caro sposo
benché infido al genitor.
Sarà sempre il tuo riposo
dolce cura del mio cor.
Ah mio ben ti stringo al petto
degno oggetto del mio amor.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Arminio*  
dramma per musica
Autori dell'opera :  AA. VV. (comp.)
[Antonio Salvi] (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
AA. VV., Arminio
Londra, G. Woodfall, 1760
Posizione :  n. 16 - atto.scena: 2.05 / pos. C; p. 42
Rappresentazione :  01/03/1760 - Londra, King's Theatre in the Haymarket
Interprete :  Colomba Mattei, detta la Romanina (Tusnelda)
Emanuele Cornacchia (Arminio)

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