Artabano, prefetto delle guardie reali, padre di Arbace e di Semira
Autori :
L. Vinci (comp.) J.A. Hasse (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1749/50 - Pisa
Testo :
Ah già vedo l'amato mio figlio pallid'ombra che grida vendetta, sì l'avrai pietoso l'aspetta, più non sento rimorso ed orror. Padre amante mi fan traditore no non sente pietade il mio cor.
Sì m'avvedo che pero e deliro ma pur troppo ad un'anima oppressa son presagi fedeli del vero del pensiero i deliri talor.
Note: :
v. 4: "oro", anzihcé "orror"; 2a strofa ripresa in "Non mi vedo che larve d'intorno" (Jommelli 1754) -