Aria

Incipit  :  Ah già vedo l'amato mio figlio
Forma :  aria
Metro dei versi :  10
Personaggio :  Artabano, prefetto delle guardie reali, padre di Arbace e di Semira
Autori :  L. Vinci (comp.)
J.A. Hasse (comp.)
P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :  carn. 1749/50 - Pisa
Testo :  Ah già vedo l'amato mio figlio
pallid'ombra che grida vendetta,
sì l'avrai pietoso l'aspetta,
più non sento rimorso ed orror.
Padre amante mi fan traditore
no non sente pietade il mio cor.

Sì m'avvedo che pero e deliro
ma pur troppo ad un'anima oppressa
son presagi fedeli del vero
del pensiero i deliri talor.

Note: :  v. 4: "oro", anzihcé "orror"; 2a strofa ripresa in "Non mi vedo che larve d'intorno" (Jommelli 1754) -
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Artaserse  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Leonardo Vinci (comp.)
Pietro Metastasio (lib.)
Fonte :  libretto
Leonardo Vinci, Artaserse
Pisa, [s.n.], 1749
Posizione :  n. 21 - atto.scena: 3.02 / pos. C; p. 66
Rappresentazione :  carn. 1749/50 - Pisa, Teatro Pubblico
Interprete :  Gaetano Quilici (Artabano)

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