| Incipit : |
Ah quel paterno sdegno |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Marzia, figlia di Catone e amante occulta di Cesare Catone, figlia di Catone e amante occulta di Cesare Cesare, figlia di Catone e amante occulta di Cesare
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Autori : |
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
[25 set.] 1763 - Barcellona
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Testo : |
Ah quel paterno sdegno frena mio padre amato. Taci, quel labbro indegno più accende il mio furor.
Ascolta un innocente, ascolta i prieghi tuoi. Taci, superbo, ingrato, sei vile e traditor.
Pietà d'una infelice. Pietà del mio dolore. (Ah intenerir mi sento ai dolci accenti, oh dio, del caro sangue mio.) Non meriti pietà.
Ah genitor diletto. Deh cangia omai pensiero. Tutto contro il mio petto rivolgi il tuo furor.
Sì che vendetta io spero. (Oh dei, che fier tormento, risolvermi non so.) Eccomi a' piedi tuoi. Del sangue ascolta i sensi. (In mille parti, oh dio, mi si divide il cor.)
Deh sol contro me cada quel tuo feroce sdegno. Ah quell'invitta spada Roma non perda ancor.
Perfidi i sdegni miei vedrete mai placar. Voi sol, potenti dei, il fiero affanno mio potete compensar.
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| Note: : |
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Relazione :
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varianti estensive
Ah quel paterno sdegno
Traetta T. (comp.), Migliavacca G. (lib.) in:
Il Solimano - Parma, carn. 1759
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| Titolo dell'opera : |
Catone in Utica
dramma per musica
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| Autori dell'opera : |
AA. VV. (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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| Fonte : |
libretto AA. VV., Catone in Utica

Barcellona, Francesco Genéras, [1763]
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| Posizione : |
n. 17 - atto.scena: 3.08 / pos. C; p. 128
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| Rappresentazione : |
[25 set.] 1763 - Barcellona, Teatre de la Santa Creu
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Interprete : |
Rosa Scannavini, detta la Torinese (Marzia) Giuseppe Baratti (Catone) Marianna Franchelucci Rust (Cesare)
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