Aria

Incipit  :  Infedel, ti lascio: addio
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Enea
Didone, regina di Cartagine, amante di Enea
Iarba, re de' Mori sotto nome d'Arbace
Autori :  N. Jommelli (comp.)
P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :  11/02/1763 - Stoccarda
Testo :  Infedel, ti lascio: addio.
Godi pur del nuovo amor.
Ah crudel, t'arresta oh dio!
Fai gran torto a questo cor.
Parta omai s'hai pur desio
d'involarlo al mio furor.

Eh t'accheta ... - Mentitrice.
Mio tesoro ... - Ingannatrice.
(Questo è affanno da morire!
Più valore in sen non ho.)
(Troppo grande è il suo martire,
disperare ancor non so.)
(Ed ancora ho da soffrire?
No, vendetta far saprò.)

Ah tu sai ... - Più non parlarmi.
Perché sdegni d'ascoltarmi?
Traditrice alma fallace,
va', rimanti in quella pace,
che tu lasci a questo cor.
Senti ... oh dio! ... - Deh ferma, ascolta.
E che tu vuoi? taci una volta.
Dunque adori ancor l'indegno?
Quello sdegno vuo' placar.
Tu paventi e mia tu sei?
D'imenei non mi parlar.
Ma perché? saper lo voglio.

Perché sei pieno d'orgoglio,
perché sembri agli occhi miei
un oggetto di terror.
Tu m'insulti? a vendicarmi
corro al foco, corro all'armi
tremerai perfido cor.

Quel mi fugge! ... quel minaccia! ...
Non dispero ... non pavento ...
ma, infelice, che farò?

Ah tu vieni ancor quest'alma,
dolce amor a lunsingar!

Tu mi additi, oh dio, la calma,
ma son presso a naufragar.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  La Didone abbandonata*  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Niccolò Jommelli (comp.)
Pietro Metastasio (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
Niccolò Jommelli, La Didone abbandonata
Stuttgart, Cotta, 1763
Posizione :  n. 14 - atto.scena: 2.11 / pos. C; p. 130
Rappresentazione :  11/02/1763 - Stoccarda, Teatro Ducale : prima assoluta
Interprete :  Giuseppe Aprile, detto Sciroletto (Enea)
Maria Masi Giura, detta la Morsarina (Didone)
Arcangelo Cortoni (Iarba)

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