Adriano, imperadore, amante d' Emirena Farnaspe, principe parto, amico e tributario d' Osroa, amante e promesso sposo d' Emirena Emirena, prigioniera d' Adriano, amante di Farnaspe Osroa, re de' Parti, padre d' Emirena
Autori :
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
25/08/1764 - Lucca
Testo :
Tutti nemici e rei, tutti tremar dovete. Perfidi, lo sapete e m'insultate ancor!
Quanto mi costa, oh dei! Un innocente amor. Padre, la rea son io. Ti abbraccio e ti perdono. Prende. - Mia vita. Addio. I mali miei non sono la pena mia maggior.
Sciogli le sue ritorte. Salvami il genitor. E dammi poi la morte. Non basta al mio furor.
Ah barbaro inumano. Perché sbagliò la mano nel trapassarti il cor?
In cento parti e cento sento che il cor divide sdegno, timor, tormento, e non mi uccide ancor.
Note: :
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Relazione :
riscrittura Tutti nemici e rei
Caldara A. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Adriano in Siria - Vienna, 09/11/1732