Aria

Incipit  :  Donde mai, perfida figlia
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Massimo, patrizio romano padre di Fulvia, confidente e nemico occulto di Valentiniano
Fulvia, figlia di Massimo patrizio romano, amante e promessa sposa di
Valentiniano III, imperadore amante di [Fulvia]
Autori :  G.M. Rutini (comp.)
P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :  04/1764 - Livorno
Testo :  Donde mai, perfida figlia,
donde mai tanto rigor?
È l'amor che mi consiglia,
e già perdo ogni timor.

Temerai la mia vendetta.
Se punisco il folle ardir.
Basta sol che l'idol mio
mi conservi fido il cor.
Sull'ingrato il colpo affretta
e tu vedilo morir.

Per pietade. - Il colpo affretta.
Caro padre. - Ingrata figlia.
Sommi dei perché serbarmi
a così crudel tormento?
Tremo, smanio, avvampo e sento
lacerarmi in seno al cor.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Ezio  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Giovanni Marco Rutini (comp.)
Pietro Metastasio (lib.)
Fonte :  libretto
Giovanni Marco Rutini, Ezio
Livorno, Marco Coltellini, [1764]
Posizione :  n. 15 - atto.scena: 2.12 / pos. C; p. 47
Rappresentazione :  04/1764 - Livorno, Teatro San Sebastiano
Interprete :  Arcangelo Cortoni (Massimo)
Caterina Flavis, detta la Guantarina (Fulvia)
Gaspare Savoi (Valentiniano III)

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