| Incipit : |
Guarda nel ciglio mio |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Epitide Merope
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Autori : |
N. Jommelli (comp.) A. Zeno (lib.) B. Vitturi (lib.)
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Data e Luogo : |
inv. 1747 - Palermo
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Testo : |
Guarda nel ciglio mio il duol ch'io provo in seno; e se non m'ami almeno abbi di me pietà.
Parti tiranno rio; non credo al falso ciglio; tu mi svenasti il figlio, lasciami in libertà.
Credimi, non t'inganno. Sovvengati spietato. Che vien da te il mio affanno. Che il figlio m'hai svenato. Oh dio che duolo oh dio! Oh dio che pena oh dio! Non mi scacciar da te. Vanne lontan da me. Lungi ritiro il piede, e il cor ti lascio in pegno. Parti che in me lo sdegno vie più per te si accende. Maggior di questo mio più fiero duol non v'è.
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| Note: : |
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Relazione :
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riscrittura
Desta, bell'idol mio
Pulli P. (comp.), Seriman Z. (lib.) in:
Caio Marzio Coriolano - Venezia, 21/01/1747
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| Titolo dell'opera : |
Merope
dramma per musica
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| Autori dell'opera : |
Niccolò Jommelli (comp.) AA. VV. (comp.) Apostolo Zeno (lib.)
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| Fonte : |
libretto Niccolò Jommelli, Merope

Palermo, Francesco Valenza, 1747
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| Posizione : |
n. 17 - atto.scena: 2.12 / pos. C; p. 50
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| Rappresentazione : |
inv. 1747 - Palermo, Teatro di Santa Cecilia
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Interprete : |
Giuseppe Santarelli (Epitide) Prudenza Sani Grandi (Merope)
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