Aria

Incipit  :  Ferma crudel, rispetta
Forma :  quartetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Aristea, sua figlia, amante di Megacle
Clistene, re di Sicione, padre d' Aristea
Megacle, amante d' Aristea ed amico di Licida
Licida, creduto figlio del re di Creta, amante d' Aristea ed amico di Megacle
Autori :  T.A. Arne (comp.)
P. Metastasio (lib.)
G.G. Bottarelli (lib.)
Data e Luogo :  27/04/1765 - Londra
Testo :  Ferma crudel, rispetta
la regia maestà.
Perfido la vendetta
lo sdegno mio sarà.
Ah che facesti mai!
Misero, che sarà?
Cieco mi rese il sai
la tenera amistà.
Olà; sia custodita.
E dell'error pentito.
Eccomi a' piedi tuoi;
un delinquente io sono.
Non merita perdono.
Non puoi sperar pietà.
Numi, che dì funesto!
Dite, se mai di questo
affanno più tiranno
compagno al mio si dà.

Placa lo sdegno, o cara.
Soffra il rigor del fato.
Calma quel core irato.
Di Giove offeso all'ara
vittima caderà.
Salva l'amico almeno.
Per voi non sento in seno,
né so che sia pietà.
Stelle che pena amara!
Sento che il mio tormento
più barbaro si fa.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  L' olimpiade*  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Thomas Augustine Arne (comp.)
Pietro Metastasio (lib.)
Giovan Gualberto Bottarelli (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione
Thomas Augustine Arne, L' olimpiade
London, G. Woodfall, 1765
Posizione :  n. 17 - atto.scena: 2.04 / pos. C; p. 35
Rappresentazione :  27/04/1765 - Londra, King's Theatre in the Haymarket : prima assoluta
Interprete :  Teresa Scotti (Aristea)
Ercole Ciprandi (Clistene)
Giovanni Manzoli, il Succianoccioli (Megacle)
Giusto Ferdinando Tenducci, detto il Senesino (Licida)

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