Già sento tra il suono di mest'istromenti gli flebili accenti di quella infelice che padre mi dice, io moro per te. Ah taci ... che voce! Ah figlia ... che affanni! Di un colpo sì atroce son gli astri i tiranni, il padre non è.
Ah lascia al mio core di accrescer dolore; che già non vi sono più pene per me.